Relaxing tensions
"Le armonie dissonanti fanno quasi male alle orecchie ma il dolore è generato dalla tensione che alla fine culmina nell'estasi" - Il direttore d'orchestra José Ramón Tebar Sáiz parlando del "Poema dell'estasi" di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin
L'intento di questi trittici è veicolare lo spettatore verso uno stato di rilassamento, viene fornito un mezzo, uno strumento per accedere al benessere. E' lo stesso spettatore che completa l'intento dell'operato del fotografo, che ne rifinisce l'opera e ne concretizza lo scopo. A tal fine è necessario spiegare, ai meno avvezzi alla lettura fotografica, l'uso che se ne deve fare: l'approccio prevede che per i primi secondi sia osservata esclusivamente la prima immagine per poi passare velocemente alla seconda e soffermarsi sulla terza per goderne il rilassamento. Spetta a voi lettori decidere quanto soffermarvi sulla prima immagine e di conseguenza quanto caricarvi di tensione.
Di seguito potete sfogliare alcuni trittici in formato adattato alla pagina web ma il tutto è allestito in cornice come potete vedere nell'articolo del mio diario.
"The dissonant harmonies almost hurt the ears but the pain is generated by the tension that ultimately culminates in the ecstasy" - The conductor José Ramón Tebar Sáiz speaking of the "Ecstasy poem" by Aleksandr Nikolaevič Skrjabin
The intent of these triptychs is to convey the viewer to a state of relaxation, a means is provided, a tool to access wellness. It is the same spectator who completes the intent of the photographer's work, who finishes the work and concretizes its purpose. To this end, it is necessary to explain, to the less accustomed to the photographic reading, the use that must be made of it: the approach foresees that we focus exclusively on the first image and then quickly move on to the second and dwell on the third to enjoy its relaxation. It is up to you readers to decide how much to dwell on the first image and consequently how much tension to accumulate.
Below you can browse some triptychs in a format adapted to the web page but everything is set up in a frame as you can see in my diary article.